SALUTE E GUSTO CONSIGLI DI NUTRIZIONE E RICETTE
Rubrica a cura di Anna Laurenti e Margherita Nannini,
ricette a cura di LapiccolAlchemica by Fiammetta Paloschi
Sentiamo spesso parlare dei benefici della farina integrale rispetto la farina bianca, ma, prima di entrare nel vivo dell’argomento, facciamo un po’ di chiarezza riguardo ai tipi di farina che generalmente troviamo in commercio.
La farina bianca di tipo “00”, che tutti conosciamo e utilizziamo, altro non è che il frutto di un processo industriale chiamato “raffinazione” nel quale i chicchi di grano vengono macinati da specifici macchinari e privati del germe, ovvero il cuore nutritivo contenente aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B, vitamine E, e della crusca, la parte più esterna particolarmente ricca di fibre. Attraverso questo procedimento si ottiene una farina molto setosa e leggera, ma decisamente povera di elementi nutritivi e troppo ricca di zuccheri. Come tutti i prodotti raffinati, il suo uso abituale comporta un aumento del tasso di glicemia e un maggior accumulo di grassi depositati nel nostro organismo.
I due principali vantaggi di questa farina, motivo per cui viene largamente utilizzata dalle industrie alimentari, sono la capacità di rendere i prodotti da forno particolarmente soffici e un maggior tempo di conservazione rispetto alle farine integrali.
La farina di tipo “0” è invece leggermente meno raffinata della precedente ma è comunque priva di gran parte dei suoi principi nutritivi.
Segue poi la farina di tipo 1, ancora meno raffinata delle due precedenti, contiene un maggior quantitativo di crusca e di germe di grano che, essendo ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, ne incrementano notevolmente il valore nutritivo e la digeribilità.
La farina di tipo 2, conosciuta anche come farina “semi-integrale” è una farina caratterizzata da granuli di grosse dimensioni e un maggiore quantitativo di componenti fibrose e germe del seme rispetto alle precedenti. E’ una farina con ottime caratteristiche nutrizionali ed è più facile da lavorare rispetto alla farina integrale, rappresentando un buon compromesso per una panificazione naturale.
Infine troviamo la farina integrale che è senz’altro la migliore a livello nutrizionale, specialmente se macinata a pietra, poiché le macine lavorando a bassa velocità non surriscaldano la farina, lasciando intatte tutti principi nutritivi. La farina integrale contiene l’intero chicco in tutte le sue parti, amido, crusca e germe del grano ed è per questo un alimento completo.
Attenzione però al prodotto che acquistiamo: La maggior parte della farina e dei prodotti integrali in commercio è costituito in realtà da farina di tipo 0 a cui viene aggiunto un quantitativo minimo di crusca già raffinata in precedenza, quindi priva di sostanze nutritive. Si tratta, perciò, di prodotti doppiamente processati ma venduti come più salutari.
Approfondimenti e Ricette
I vantaggi del consumo di farine integrali rispetto alle raffinate sono evidenti e per questo si raccomanda di includerle sempre all’interno di una dieta varia, sana ed equilibrata.
Vanno evitate solo in caso di particolari patologie intestinali o in caso di diarrea, visto che favoriscono la peristalsi e l’evacuazione.
Importante è saper scegliere correttamente le farine da acquistare, che siano prodotti integrali “veri” e non raffinati con l’aggiunta successiva di crusca ed è sicuramente più raccomandabile acquistare prodotti biologici.