SALUTE E GUSTO CONSIGLI DI NUTRIZIONE E RICETTE
Rubrica a cura di Anna Laurenti e Margherita Nannini,
ricette a cura di LapiccolAlchemica by Fiammetta Paloschi
Generalmente il termine “pesce” viene utilizzato per indicare tutti i prodotti che derivano dall’ambiente acquatico, ma in realtà da un punto di vista scientifico i pesci si distinguono dai molluschi e dai crostacei perché sono vertebrati e muniti di branchie e pinne.
La pesca costituisce da sempre un’attività molto importante per l’uomo: esistono più di 32000 specie diverse tra pesci, molluschi e crostacei che rappresentano un’ampia risorsa alimentare.
I pesci possono essere classificati in base a molti criteri, tra questi il più comune è rappresentato dall’habitat naturale che porta alla loro suddivisione in tre grandi famiglie:
- Pesci di mare: vivono in mare aperto e rappresentano la maggior parte delle specie esistenti;
- Pesci di acqua dolce: vivono nei fiumi o nei laghi e rappresentano una minima parte delle varie specie esistenti;
- Pesci di acque miste: vivono in ambienti in cui esiste una mescolanza tra i due tipi di acqua, come in corrispondenza delle foci dei fiumi e nelle lagune costiere.
Diversamente, una classificazione dal punto di vista nutrizionale avviene in base al contenuto di grassi che possiedono; si hanno anche qui tre grandi famiglie:
- Pesce grasso (8-25 % di contenuto di grasso), rappresentato dal pesce azzurro con sardina, sgombro e aringa, ma anche tonno, anguilla e salmone; in questi il contenuto di grasso è localizzato principalmente nella massa muscolare;
- Pesce a composizione di grasso intermedia (2-8%): tra questi troviamo il cefalo, il pesce persico, la trota, la triglia, l’alice, l’orata e il branzino;
- Pesce magro (contenuto di grasso < 2%) come il pesce bianco tipo merluzzo, baccalà, sogliola e cernia che accumulano il grasso sotto pelle e nel fegato.
Approfondimenti e Ricette
Raccomandazioni Generali
Si è visto come il pesce sia un’importante fonte di principi nutritivi fondamentali per il mantenimento della nostra salute e quanto sia importante consumarlo almeno 2/3 volte alla settimana.
Bisogna però porre un’attenzione particolare alla qualità del pesce per evitare possibili intossicazioni riscontrabili soprattutto nel pesce crudo ma presenti anche nel pesce cotto.
Il pesce crudo può essere un ottimo alimento che mantiene pressoché intatte le proprietà nutrizionali originarie. Tuttavia, i rischi che abbiamo approfondito portano a consigliarne un consumo saltuario all’interno della dieta, rispettando accuratamente le norme igieniche, selezionando le pescherie dove lo si acquista o i ristoranti in cui si sceglie di ordinarlo.